Consiglio dei Ministri
TASI, approvato il "decreto-ponte"
Nella riunione di ieri l'Esecutivo di Matteo Renzi ha adottato un decreto-legge fotocopia di quello all'esame della Camera, che potrebbe non essere convertito in tempo.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il c.d. “decreto-ponte” sulla TASI, fotocopia dell’emendamento a suo tempo inserito nel “decreto Irpef”, già approvato dal Senato, ora all’esame della Camera. Non essendovi certezza che la conversione possa avvenire in tempo utile (16 giugno), il Governo ha preferito adottare il provvedimento che, ovviamente, nel caso di conversione del primo (il decreto Irpef), andrebbe poi a decadere.
Il decreto di ieri prevede che nel 2015 i comuni dovranno dotarsi di modelli precompilati da mettere a disposizione dei cittadini. E’ confermato il pagamento del 16 giugno nei comuni che avevano deliberato aliquote e detrazioni entro il 23 maggio scorso. Per gli altri è stato disposto il rinvio del pagamento della prima rata Tasi entro il 16 di ottobre, con termine per la relativa determinazione da parte del comune entro il 10 di settembre.
Nel caso in cui il comune non provvedesse nemmeno entro quest’ultima data, il pagamento dell’intero tributo slitterà al 16 dicembre, con l’aliquota di base pari all’1 per mille, con la quota a carico dell’occupante fissata al 10% dell’ammontare complessivo, determinato con riferimento alle condizioni del titolare del diritto reale.
Si segnala, sulla questione, la protesta del Codacons, secondo il quale il rinvio e le diverse deliberazioni dei comuni su aliquote e detrazioni “violano lo Statuto dei contribuenti per la disparità di trattamento, facendo pagare al cittadino l’incapacità della P.A.”.
Moreno Morando
(7 giugno 2014)
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