Roma
Al via il nuovo piano per la cartellonistica pubblicitaria.
Meno impianti, più sicurezza e più guadagni
Stop affissioni abusive
Con il Prip i cartelloni potranno esser sistemati in base a regole ben precise, nel rispetto delle aree tutelate e della sicurezza dei cittadini. A norma del nuovo Piano Regolatore, quindi, i romani saranno liberi da gigantografie in prossimità degli incroci, manifesti nelle strade che circondano le aree naturali protette o che possano provocare inquinamento luminoso. Innanzitutto, il formato massimo degli impianti sarà 3 metri x 2 metri. Si riduce, quindi, del 38 % l’esposizione pubblicitaria che aggredisce la capitale.
Al via, inoltre, il divieto di esporre pubblicità con contenuti che incitino al sessismo o alla violenza e di montare impianti in aree a vincolo paesaggistico o in prossimità delle rive del Tevere, delle spiagge, dei parchi pubblici, dei giardini, delle mura e degli acquedotti storici. Mentre sarà possibile dedicare il 10% dell’esposizione pubblicitaria ai mercati rionali e alle edicole. Ci saranno, inoltre, bandi pubblici per l’affidamento delle “postazioni” pubblicitarie. cittadini romani hanno atteso 20 anni per avere un Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) a salvaguardia del decoro urbano e della sicurezza dell’intera comunità capitolina.
Il nuovo strumento ideato dal Campidoglio per arginare il deplorevole fenomeno dell’abusivismo pubblicitario giunge in tempo utile per ammonire le associazioni partitiche: “Vigileremo con la massima cura affinché la propaganda politica sia fatta a norma, intanto ribadisco l’invito a non votare i candidati che si autopromuovono con cartelloni abusivi piazzati sui cassonetti, sui muri a danno della città e degli stessi cittadini a spese dei quali si dovrà poi pulire”.
Così il sindaco Marino intende prevenire l’assalto pubblicitario alla capitale in vista delle prossime elezioni per il Parlamento Europeo. Con il Prip i cartelloni potranno esser sistemati in base a regole ben precise, nel rispetto delle aree tutelate e della sicurezza dei cittadini. A norma del nuovo Piano Regolatore, quindi, i romani saranno liberi da gigantografie in prossimità degli incroci, manifesti nelle strade che circondano le aree naturali protette o che possano provocare inquinamento luminoso. Innanzitutto, il formato massimo degli impianti sarà 3 metri x 2 metri. Si riduce, quindi, del 38 % l’esposizione pubblicitaria che aggredisce la capitale.
Al via, inoltre, il divieto di esporre pubblicità con contenuti che incitino al sessismo o alla violenza e di montare impianti in aree a vincolo paesaggistico o in prossimità delle rive del Tevere, delle spiagge, dei parchi pubblici, dei giardini, delle mura e degli acquedotti storici. Mentre sarà possibile dedicare il 10% dell’esposizione pubblicitaria ai mercati rionali e alle edicole. Ci saranno, inoltre, bandi pubblici per l’affidamento delle “postazioni” pubblicitarie.
Ma il nuovo Piano Regolatore rappresenterà per la capitale anche la possibilità di reperire maggiori introiti mediante i quali, ad auspicio del governo capitolino, saranno finanziati servizi ai cittadini quali piste ciclabili, bike sharing, pensiline per gli autobus.
Più decoro urbano, più sicurezza, più sevizi e “last but not least” più entrate. Il tutto senza gravare sulle tasche, già esangui, dei cittadini romani.
Attenzione però, seppure licenziato dalla Giunta, il piano dovrà essere sottoposto al parere dei Municipi e della Sovrintendenza per poi approdare al vaglio dell'Assemblea Capitolina.
We can do it!!
Cristina Zaccheo
(6 maggio 2014)
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