MIT
Un buon motivo per essere responsabili in strada
Al via la nuova campagna sulla sicurezza stradale di Anas, MIT e Polizia di Stato, testimonial Francesco Gabbani.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, ha reso noto, sul proprio sito istituzionale, dell’avvio della nuova campagna sulla sicurezza stradale.
L'iniziativa promossa da Anas, MIT e Polizia di Stato vede la presenza come testimonial della campagna del cantante Francesco Gabbani con il suo brano ”La mia versione dei ricordi”, che fa da colonna sonora al racconto di una strada popolata da automobilisti, pedoni, motociclisti. Infatti tutto il progetto dell’intera campagna quest’anno gira intorno alla musica con l’avvio di un contest rivolto prevalentemente a musicisti, cantanti e band emergenti.
A tutti i concorrenti, sarà chiesto di comporre un “buon motivo” per guidare /muoversi in sicurezza.
Le candidature potranno essere inviate tramite registrazione sul sito dedicato alla campagna www.buonmotivo.it dove è presente anche il regolamento per partecipare. La selezione sarà affidata ad una giuria di esperti e ogni fase del contest sarà promossa attraverso i canali social e il vincitore avrà la possibilità di presentare il proprio brano su alcune radio locali.
Inoltre, tramite i social network e il sito dedicato, gli utenti della strada sono invitati a raccontare il proprio #buonmotivo con frasi o foto.
Di seguito si riporta il comunicato con gli ultimi dati raccolti sugli incidenti stradali:
"In strada si deve essere responsabili, ci sono anche gli altri, e l'attenzione verso la vita e la sicurezza altrui un segno di grande civilta'. Il Paese ha fatto buoni passi avanti dal 2001, quando aveva 7 mila morti sulle strade, una strage infinita, fino agli attuali 3.280, ma si deve fare molto di più" ha detto il Ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Graziano Delrio, alla presentazione della nuova campagna sulla sicurezza stradale, iniziativa di Anas, Mit e Polizia di Stato per accendere un faro sugli utenti "vulnerabili" della strada.
"Quasi 10 morti al giorno sono una strage inaccettabile e per questo, insieme ad Anas e a Gabbani vogliamo dire a tutti quanti che c'e' un modo sicuro per vivere e godere del paese. C'e' questa possibilità, basta essere più attenti e non pensare solo a se stessi ma anche agli altri", ha concluso il ministro.
Sulla strada non siamo mai da soli: c'è sempre un #buonmotivo per essere responsabili. È questo il claim della nuova campagna di sicurezza stradale promossa da Anas e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con la Polizia di Stato per sensibilizzare gli utenti della strada sulle situazioni di pericolo che possono venirsi a creare, per se stessi e per gli altri, quando non si rispettano le regole. E sono proprio “gli altri” i veri protagonisti della campagna. Si tratta degli utenti più vulnerabili: ciclisti, motociclisti, ciclomotoristi, pedoni. Ecco perché è importante ricordare che quando si è al volante, non si è mai soli.
“La sicurezza delle infrastrutture, e quindi delle persone, è una nostra priorità, per la quale siamo intervenuti con investimenti importanti nella cura e manutenzione dell’intera rete di mobilità – ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Ma il rispetto degli altri, attraverso il rispetto delle regole, è condizione irrinunciabile per prevenire il rischio. L’attenzione e il senso di responsabilità di tutti, promossi con la campagna Anas, Mit e Polizia di Stato, con Francesco Gabbani come testimonial, sono la base per far crescere una cultura che promuova i comportamenti più corretti. A volte le nostre decisioni e le nostre disattenzioni possono mettere in pericolo la salute di tutti, soprattutto quella dei soggetti più vulnerabili: è questo il buon motivo per ricordare che non siamo mai soli sulla strada”.
“Siamo in prima linea sul fronte della sicurezza stradale – ha spiegato il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani – con il grande progetto di manutenzione avviato nel 2015 per mettere in sicurezza e potenziare il patrimonio esistente lungo tutto il territorio nazionale. Ma – ha sottolineato Armani - la strada è uno spazio condiviso, per renderlo davvero sicuro serve l’impegno di tutti. I comportamenti irresponsabili, dalla distrazione all’eccesso di velocità, dalle manovre irregolari e azzardate al mancato utilizzo di adeguati sistemi di protezione, come ad esempio il casco per chi va in moto, compromettono non solo l’incolumità di chi li compie ma anche quella di chi li subisce passivamente senza potersi proteggere”.
“Fondamentale è l’impegno congiunto diretto a diffondere la cultura di una corretta mobilità stradale – ha spiegato il Direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe Bisogno – perché la prevenzione è anche comprensione del rischio derivante da comportamenti irresponsabili. È stato fatto tanto ma ancora molto resta da fare per raggiungere l’obiettivo più ambizioso che è quello di inculcare una vera cultura di legalità e civiltà sulla strada, soprattutto in questo momento, in cui i conducenti vogliono essere sempre ‘connessi’, anche quando sono alla guida. I comportamenti scorretti causati soprattutto dalla distrazione sono purtroppo sotto i nostri occhi tutti i giorni ed impongono l’adozione di una politica rigorosa in materia di controllo dei conducenti ed azioni incisive di sensibilizzazione, dirette a far comprendere quanto sia importante adottare condotte di guida responsabili”.
I dati
Nel 2016, stando ai dati Istat, si sono verificati in Italia 175.791 incidenti stradali con lesioni, che hanno provocato 3.283 vittime e 249.175 feriti, con una diminuzione del 4,2% del numero dei deceduti rispetto al 2015 (-145). Tra le vittime sono in aumento i ciclisti (275, +9.6%) e i ciclomotoristi (116, +10,5%), mentre risultano in calo i motociclisti (657,- 15,0%). La fascia oraria durante la quale si sono verificati più incidenti è quella compresa tra le 22 e le 6: sono decedute 816 persone (pari al 24,9% del totale delle vittime registrate nel 2016) mentre i feriti sono stati 35.758 (pari al 14,4%).”
Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, comunicato del 4 dicembre 2017
Redazione
(5 dicembre 2017)
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