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Thailandia

Decretata la legge marziale. Esercito nelle strade e media censurati, già 28 i morti

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L'esercito risponde così ai disordini e alle proteste a seguito della destituzione della premier Yingluck Shinawatra

Esercito nelle strade delle città, media bloccati: decretata la legge marziale per far fronte ai disordini e alle proteste esplose a seguito della destituzione della premier Yingluck Shinawatra.

Il capo di Stato Maggiore, il gen. Prayuth Chan-ocha ha dichiarato: "E' fatto divieto a tutti i media di riportare o diffondere notizie o immagini dannose per l'interesse nazionale". Immediatamente sono statim oscurati 10 canali accusati di distorcere le informazioni.  

I soldati presidiano i centri del turismo, del commercio e i quartieri dove si trovano le sedi delle tv e dei giornali. La premier è stata destituita due settimane fa per abuso di potere dalla Corte Costituzionale. I i suoi sostenitori considerano questo atto un golpe giudiziario. I vertici militari hanno anche dichiarato di voler restaurare la pace e l'ordine pubblico. Al momento a seguito degli scontri di piazza, il bilancio è di 28 morti e centinaia di feriti.

Le prime reazioni internazionali arrivano da Stati Uniti e Giappone preoccupati per l'introduzione della legge marziale. Washington ha sottolineato che la democrazia non deve essere messa a rischio e che "tutte le parti in campo devono rispettare i principi democratici e garantire la libertà d'espressione". Da Tokyo arriva l'invito a tutte le parti interessate a dare prova di moderazione e a non usare la violenza.

Giuseppe Bianchi

(20 maggio 2014)

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