Patrimonio artistico nazionale
Franceschini annuncia "una task force UE per la cultura"
Si tratta di una specie di "protezione civile UE per il patrimonio culturale colpito da calamita' naturali".
L’Italia possiede il patrimonio artistico e culturale più importante del mondo; sia in termini di quantità, che di qualità. Ne dovremmo andar fieri, ma il problema è che lo stato di conservazione e manutenzione è avvilente. Guardare i tantissimi turisti stranieri che osservano stupiti certi siti e opere ridotte in un così brutto stato è veramente avvilente. Non sono tutti messi così male, ovviamente, ma un numero rilevante, questo sì, purtroppo.
Chiedere ad un politico esperto di assumere la responsabilità dei Beni Culturali nel nostro Paese, in fondo è come offrire ad un tecnico di calcio, vincente e di grande esperienza, di allenare una squadra con i più grandi giocatori del mondo, ma tutti in sovrappeso di 15-20 kg. o con delle fratture curate male o viziati da abitudini di vita poco adatte ad atleti di grande livello; pretendendo, magari, di vincere il campionato al primo colpo, perché con un parco giocatori di quel genere ci si aspetta sempre di vincere.
Dario Franceschini ha accettato la scommessa con grande entusiasmo e a me dà l’idea di metterci anche molta passione in quello che fa; cosa per niente abituale nel mondo della politica nostrana.
L’impresa è improba, perché c’è da rimettere in sesto e da riorganizzare quasi tutto; tuttavia, se si comincia ad invertire la tendenza e si va avanti con le idee giuste, le cose potrebbero migliorare sensibilmente nel giro di qualche anno.
Il Ministro in queste ore ha annunciato di aver deciso di appoggiare con grande convinzione l’idea proposta dai tedeschi di “creare una task force UE per la cultura”. In pratica, una sorta di “protezione civile UE per il patrimonio culturale colpito da calamità naturali”.
In particolare, Franceschini ha precisato di pensare “ad un sistema di intervento europeo con strumenti e risorse che possa scattare in caso di calamità al patrimonio”. Una soluzione che potrebbe rivelarsi decisiva per la salvaguardia del nostro patrimonio artistico e culturale.
Intanto, arrivano buone notizie da Pompei, uno dei siti che tutto il mondo ci invidia e che è stato oggetto fin dall’inizio dell’attenzione del Ministero competente. A Ferragosto i turisti hanno potuto godersi lo spettacolo straordinario di dieci nuove case da visitare, alcune delle quali mai viste e -ne dà notizia l’Ansa- appena riaperte grazie a 30 nuovi custodi mandati per far fronte all’emergenza della situazione estiva, aspettando l’espletamento delle procedure di assunzione in corso.
Il 15 agosto si sono registrate ben 13.000 presenze, con un incasso di 114.000 euro.
Moreno Morando
(17 agosto 2014)
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