Farnesina
Conferenza sulla lotta alla corruzione
Incontro degli ambasciatori stranieri in Italia con il Presidente Cantone ed il Sottosegretario Della Vedova.
Si è svolta a Roma, presso la Farnesina, un'importante conferenza sulla lotta alla corruzione, organizzata dall'Ispettorato generale del Ministero degli affari esteri.
Al tavolo di lavoro, presieduto dal Sottosegretario di Stato Della Vedova e dal Presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, hanno preso parte attiva i diplomatici di quasi tutti i Paesi esteri accreditati in Italia.
Dopo i saluti del Ministro plenipotenziario Maccotta (ispettore generale Maeci), il discorso introduttivo del Sottosegretario (il Ministro Gemtiloni ha raggiunto difatti il Cairo a seguito del vile attentato al consolato italiano nella capitale egiziana) ha preso la parola il Presidente Cantone. Tutti hanno sottolineato l'importanza della lotta alla corruzione anche per la politica estera italiana.
L'Italia e' difatti impegnata su tanti versanti a livello globale, per combattere e prevenire la corruzione in tutte le sue forme: il Presidente Cantone ha sottolineato le tre vie sinergiche di contrasto alla corruzione: repressiva, preventiva ed educativa.
Il nostro Paese, nella sua espressione più significativa in subjecta materia (la Direzione generale della mondializzazione della Farnesina, diretta da Luigi Efisio Marras) lavora alacremente nel G20 ACWG, nel WGB dell'OECD ed a diversi livelli in altri Fora riferibili a macro aree territoriali.
Si è riservata particolare attenzione all'esperienza EXPO, in collaborazione ANAC OCSE, in materia di monitoraggio in progress degli appalti pubblici.
E' stata citata la trasparenza e la digitalizzazione delle attività pubbliche, volta a favorire la partecipazione della collettività al controllo sociale.
Si tratta della cd. vigilanza collaborativa: un vero nuovo corso della lotta alla corruzione. L'Italia e' poi attiva in numerose attività di Capacity building soprattutto in America centrale.
Si condividono difatti in quell'area le esperienze antimafia italiane e la grande conoscenza delle potenzialità del contrasto patrimoniale alla criminalità, mediante il sequestro, la confisca e la gestione di beni confiscati.
E' poi seguito il dibattito con numerose domande poste dal corpo diplomatico, fortemente interessato al modello italiano anticorruzione.
Giovanni Tartaglia Polcini
(13 luglio 2015)
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