"Compagnia di Bandiera"
Alitalia : la CGIL non firma l'intesa sugli esuberi
La risposta negativa non dovrebbe cambiare i programmi; il Ministro Lupi ha dichiarato che i sindacati che hanno dato l'assenso rappresentano la maggioranza dei dipendenti
Caso Alitalia-Etihad : al termine dei tre giorni di riflessione richiesti, la CGIL ha detto no all’ipotesi di accordo “fatta propria” dal Governo, rappresentato dai Ministri Lupi e Poletti. Lo ha comunicato formalmente il segretario generale Susanna Camusso con una lettera inviata al Ministro delle Infrastrutture.
Nella missiva la CGIL fa sapere che non sottoscriverà l’intesa fra azienda e sindacati sugli “esuberi”, per consentire l’ingresso della Etihad nel capitale sociale di Alitalia.
Susanna Camusso precisa che “la CGIL e la FILT confermano la non sottoscrizione dell’intesa così come si è determinata il 12 luglio 2014”, spiegando la decisione con “l’incomprensibile posizione dell’azienda che ha respinto qualsiasi mediazione utile ad evitare la messa in mobilità e i licenziamenti, rifiutando la proposta, ritenuta percorribile anche dal Ministro del Lavoro, di utilizzo della Cigs per accompagnare lo sviluppo del piano industriale”.
Nella lettera, la CGIL sottolinea, peraltro, che quello di Etihad “è un piano molto prudente che però si muove, a differenza di quello targato Air France, nella direzione giusta : più qualità e più rotte intercontinentali”.
La risposta negativa della CGIL, secondo le dichiarazioni più volte confermate dal Ministro Lupi, non dovrebbe “avere conseguenze pratiche”, dato che i sindacati che si sono, invece, dichiarati a favore dell’Intesa -vale a dire CISL, UIL e UGL- rappresentano più della metà dei lavoratori.
Moreno Morando
(17 luglio 2014)
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