Sicurezza stradale
Strade più sicure
Resi pubblici dal Ministero dell'Interno i risultati del Piano esodo estivo 2014.
Il Ministero dell'Interno, nella conferenza stampa di venerdì scorso, presso il suo centro di coordinamento per le emergenze viarie, denominato "Viabilità Italia", coordinato dalla Polstrada, con le varie componenti istituzionali, ha reso noti i dati riguardanti incidenti e vittime della strada.
Per quanto riguarda il focus specifico, sui due ultimi mesi di esodo estivo 2014, di luglio ed agosto, sono stati rilevati n.13.501 incidenti stradali complessivi che hanno fatto registrare quindi un calo rispetto al medesimo periodo del 2013 pari al 7,3%. Calo rilevante e' stato registrato anche rispetto al numero dei morti sulle strade, risultato di 323 unità in meno rispetto allo stesso periodo 2013.
Specificamente sono emersi dati incoraggianti raffrontandoli anche con gli anni passati. Esemplificativamente nel 2001 le vittime di incidenti stradali erano 7.096 che si sono sensibilmente contratte nella rilevazione 2013 che ha visto assommarsi a 3.400 decessi. Anche il dato di confronto tra il 2013 e il 2012 ha visto una diminuzione di perdite di vite umane pari a ben 150 unità.
Cio' e' stato significato, dal Ministro degli Interni, quale risultato della efficacie attività di presidio, vigilanza, affiancata da una costante campagna informativa messa in campo dalla Polizia Stradale, come dagli altri Organismi dello Stato operanti in tale contesto.
Rendere le nostre strade più sicure e' certamente anche la missione del Ministero dei Lavori Pubblici e dei Trasporti che, opportunamente, ha previsto un consistente intervento finanziario di investimento ad hoc, per circa un miliardo di euro, inserito nel recentissimo decreto "sblocca Italia".
Aspetto altrettanto delicato, per il contesto generale, riguarda il numero di automezzi che nel nostro Paese non risultano coperti da assicurazione, che vengono appunto stimati, approssimativamente, per difetto, in oltre quattro milioni di veicoli. Per tale questione andrebbero opportunamente inaspriti necessari controlli, in via prioritaria, tali da recuperare ambiti di evasione e al contempo garantire, adeguatamente, la sicurezza dei cittadini.
Quindi, spazio alla "prevenzione permanente" alla educazione stradale, con percorsi formativi attivati nelle nostre scuole, in maniera permanente, tali da proiettarci tra le nazioni virtuose, in ambito EU, per ridotti numeri di incidenti e numero di vite tutelate anche alla luce dei parametri ed obiettivi previsti dal Programma Europa 2020.
Stefano Olivieri Pennesi
(7 settembre 2014)
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