Scandalo MOSE
La Giunta per le autorizzazioni della Camera ha detto sì all'arresto di Galan
Mose e corruzione: sedici voti a favore, tre contro e un astenuto. L'Aula di Montecitorio dovrà ora esprimersi martedì prossimo
La Giunta per le autorizzazioni della Camera dei Deputati ha approvato la richiesta di custodia cautelare avanzata dall'autorità giudiziaria nei confronti dell'ex ministro Giancarlo Galan nell'ambito dell'inchiesta sul Mose di Venezia. L'aula di Montecitorio dovrà ratificare martedì prossimo.
Il parere favorevole è arrivato con 16 sì e 3 contrari e un astenuto: il presidente della Giunta, Ignazio La Russa che non ha votato. A favore dell'arresto Lega, Pd, Scelta Civica, Sel e Cinquestelle. Contrari Forza Italia, Ncd e Psi. Il relatore Mariano Rabino, di Scelta Civica, aveva dato parere favorevole escludendo la presenza di fumus persecutionis da parte dei magistrati nei confronti di Galan. Marco Di Lello (Psi) aveva proposto di rimettere alla magistratura il fascicolo che riguarda Galan perché la richiesta di custodia cautelare in carcere non sarebbe compatibile con la norma del decreto sul risarcimento dei detenuti, in fase di conversione, che per reati punibili fino a un massimo di tre anni prevede gli arresti domiciliari e non la custodia in carcere. La Giunta ha respinto con 14 voti la richiesta del deputato Psi.
Il commento dell'ex governatore del Veneto: “Purtroppo l'esito del voto di oggi della Giunta per le Autorizzazioni a procedere era stato ampiamente annunciato. Non posso che prenderne atto con amarezza e sconcerto. Resto fiducioso che i colleghi d'Aula abbiano letto la documentazione che ho prodotto e votino secondo coscienza, personale. Io sono innocente, un politico Innocente, non smetterò di ripeterlo semplicemente perché è la verità".
L'ex ministro è accusato di aver ricevuto fondi illeciti per milioni di euro (l'accusa contesta l'esistenza di 18 conti esteri) dal Consorzio Venezia Nuova per la realizzazione delle opere del Mose, un sistema di dighe mobili che devono difendere la città di Venezia dall'acqua alta. Gli inquirenti hanno richiesto e ottenuto l'arresto di 35 persone tra cui il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. L'ultimo arresto è stato effettuato qualche giorno fa: si tratta dell'ex deputato del Pdl, braccio destro dell'ex ministro Tremonti, Marco Milanese.
Giuseppe Bianchi
(11 luglio 2014)
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