Parlamento in seduta comune
A vuoto il sollecito di Napolitano per eleggere i due giudici della Consulta
I candidati Violante (PD) e Catricala'(FI) non hanno raggiunto il quorum richiesto. Eletti tre membri (sugli otto mancanti) del CSM.
Non è servita a nulla la lettera inviata pochi giorni fa dal Capo dello Stato ai Presidenti dei due rami del Parlamento per sollecitare la nomina dei due giudici della Corte Costituzionale e degli otto membri del Consiglio Superiore della Magistratura che ancora mancano.
In mattinata lo stesso Silvio Berlusconi aveva spronato i capigruppo di Camera e Senato di Forza Italia a votare per Antonio Catricalà e, inoltre, per il candidato del PD Luciano Violante. Secondo adnkronos, ancora prima dello scrutinio, voci ricorrenti in transatlantico davano per scontato che i candidati di PD e FI non ce l’avrebbero fatta. E così è stato.
Servivano 570 voti (i 3/5 dei componenti le due assemblee), ma Violante ha preso 468 voti, mentre Catricalà si è fermato a 368. Sono mancati, in particolare, i voti di Forza Italia, al cui interno un numero consistente di parlamentari (120) ha votato per Donato Bruno. Del resto, la dichiarazione fatta in mattinata dal capogruppo azzurro alla Camera Renato Brunetta, assomigliava tanto a un “mettere le mani avanti”, essendo evidentemente a conoscenza del malcontento che serpeggiava all’interno di FI sul nome di Catricalà.
In particolare, l’ex Ministro della Funzione Pubblica aveva dichiarato: “le assemblee, soprattutto quando congiunte e formate da mille partecipanti, sono degli animali molto complicati. Quindi bisogna entrare nella testa di mille persone, sono mille rappresentanti del popolo, non dimentichiamolo, con intelligenze, interessi, pulsioni totalmente diverse”. Più che un’analisi della situazione, sembrava un vero e proprio “de profundis” per i due candidati.
Il Parlamento in seduta comune ha eletto tre membri (su otto) del CSM : Giovanni Legnini (probabile vice-presidente) e Giuseppe Fanfani nella seduta di mercoledì; Antonio Leone, in quella di giovedì. La seduta dovrebbe proseguire lunedì, alla presenza dei Presidenti Grasso e Boldrini, oggi assenti per un impegno ad Oslo.
Con un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, il M5S ha attaccato pesantemente il Partito Democratico e Forza Italia, per quella che ha definito una “ennesima spartizione di potere”. Secondo i pentastellati “il Patto del Nazareno, evidentemente, contiene indicazioni chiare anche sull’occupazione di organi costituzionali, che dovrebbero essere super partes”.
Moreno Morando
(11 settembre 2014)
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