Condividi la notizia

CORTE DI CASSAZIONE

E' inammissibile una sanatoria parziale di un abuso edilizio

Il reato di cui all'art. 44 T.U. edilizia si configura ugualmente se la contestazione non é coperta da un titolo di sanatoria completo.

Due usufruttuari di un manufatto ad uso rurale venivano imputati del reato previsto e punito dell’art. 44 del T.U. n. 380 del 2001 per aver da un lato abbassato il piano interno di calpestio del bene, con conseguente aumento dell’altezza del piano terra e dunque della stessa volumetria interna e, dall’altro, per aver mutato la sua destinazione d’uso da rurale a residenziale.

Costoro venivano condannati sia in primo grado che in appello (con sentenza della Corte di appello di Firenze del 2017). I due soccombenti, quindi, proponevano ricorso per cassazione lamentando l’erroneità della pronuncia che non avrebbe considerato il fatto che il Comune toscano aveva, dopo l’esecuzione delle opere, rilasciato provvedimento di sanatoria riconoscendo la doppia conformità dell'opera, tanto da aver prescritto per la prosecuzione dei lavori interni solo il deposito di una SCIA. Non potendo conseguentemente l'Autorità giudiziaria sostituirsi alla competente Autorità amministrativa nel compimento di una valutazione squisitamente tecnica, nessuna sanzione penale poteva, in ciò sostanziandosi il nucleo della censura, essere irrogata, ritenendo, come inopinatamente aveva fatto la Corte di Appello, che il Comune avesse tenuto ferma l'illegittimità dell'opera in ordine all'altezza dei locali ed all'abbassamento del piano di calpestio, così capovolgendo l'ordine secondo cui all'accertamento dell'abuso segue la sanzione penale e non viceversa.

Con sentenza n. 26285 del 14 giugno 2019 la Suprema Corte (III Sez.) ha dichiarato la censura manifestamente infondata.

I giudici di legittimità, infatti, hanno osservato che il provvedimento di sanatoria rilasciato dal Comune, riferito agli interventi eseguiti dai ricorrenti sull'immobile nella loro esclusiva disponibilità in quanto usufruttuari, risultava limitato, in realtà - come già sancito da entrambe le sentenze di merito - alle sole opere di restauro ed alle sistemazioni interne con espressa esclusione delle opere per incremento di volume oltre la linea naturale del terreno, le quali avrebbero dovuto essere oggetto di ripristino, previo deposito di SCIA. E’ stato perciò escluso che il provvedimento in questione potesse configurarsi come titolo di estinzione del reato ai sensi dell'art. 45 T.U. Edilizia non soltanto perché fuoriuscivano dall'attestazione di doppia conformità proprio quegli interventi che, riguardando l'abbassamento del piano di calpestio ed il conseguente aumento della volumetria dell'immobile, costituivano l'oggetto della imputazione, ma ancor prima perché trattavasi di concessione in sanatoria relativa soltanto a parte degli interventi abusivi realizzati e subordinata, per gli altri, all'esecuzione di opere, in palese contrasto gli elementi essenziali dell'accertamento di conformità, i quali presuppongono la già avvenuta esecuzione delle opere e la loro integrale conformità alla disciplina urbanistica.

La Corte, muovendo dal presupposto secondo il quale l'opera edilizia abusiva deve essere considerata unitariamente nel suo complesso, ha rilevato che non è consentito scindere e considerare separatamente i suoi singoli componenti, e quindi che è inammissibile una sorta “sanatoria parziale”, dovendo l'atto abilitativo postumo contemplare gli interventi eseguiti nella loro integrità.

Alla luce di tale principio è apparso dunque evidente che gli interventi, eseguiti su un unico fabbricato in un contesto unitario andavano considerati nella loro globalità e non potevano essere sanati o assentiti in via meramente parziale, non valendo perciò il titolo conseguito come autorizzazione in sanatoria ai sensi dell'art. 36 D.P.R. n. 380 del 2001.

Rodolfo Murra

(18 giugno 2019)

© RIPRODUZIONE CONSENTITA Italian Open Data License 2.0
(indicazione fonte e link alla pagina)

DIVENTA FAN DEL QUOTIDIANO DELLA P.A.

Potrebbe Interessarti

Condividi la notizia

23 marzo 2021
Giustizia | La sentenza della Corte di Cassazione Penale.

 
 
Condividi la notizia

21 febbraio 2017
Suprema Corte | Nessuna depenalizzazione del reato di disturbo della quiete pubblica. La sentenza del 14 febbraio 2017.

 
 
Condividi la notizia

29 luglio 2016
Corte di Cassazione | Non basta la DIA se la demolizione e ricostruzione di un edificio presistente dà luogo a "nuova costruzione". L'ordinanza della Settima Sezione Penale n. 32086 del 25 luglio 2016.

 
 
Condividi la notizia

17 ottobre 2015
Corte di Cassazione | Prostitute socialmente pericolose? Quando il questore può emettere il provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio. E i clienti commettono reato?

 
 
Condividi la notizia

17 novembre 2016
Giustizia | I principi sanciti nella sentenza della Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione del 16.11.2016.

 
 
Condividi la notizia

10 gennaio 2021
Giustizia | La sentenza della Corte di Cassazione Penale del 31 dicembre 2020.

 
 
Condividi la notizia

25 luglio 2017
Enti Locali | La sentenza depositata in data 20 luglio 2017 dalla Sezione Sesta Penale della Corte di Cassazione.

 
 
Condividi la notizia

26 febbraio 2017
Corte di cassazione | Il reato è consumato anche se la vittima agisce come agente provocatore. La sentenza del 20 febbraio 2017.

 
 
Condividi la notizia

20 marzo 2016
Abolitio criminis | La soglia di rilevanza penale stabilita dall'art. 3 d.lgs. 15/1/2016 n. 8 nella sentenza della Corte di Cassazione n. 11376/2016.

 
 
Condividi la notizia

18 agosto 2016
Corte di Cassazione | I principi sanciti dalla Quarta Sezione Penale nella sentenza n. 34800 del 10 agosto 2016.

 
 
Condividi la notizia

18 gennaio 2022
Corte di Cassazione | La sentenza della Corte dì Cassazione del 17 gennaio 2022.

 
 
Condividi la notizia

31 maggio 2019
Giustizia | L'intervento delle Sezioni Unite Penali.

 
 
Condividi la notizia

19 agosto 2014
Corte di Cassazione | La raccomandazione, anche se effettuata da un Comandante dei Carabinieri o da un parlamentare, non integra il reato di abuso d'ufficio se avviene al di fuori delle funzioni.

 
 
Condividi la notizia

20 agosto 2015
Corte di Cassazione | L'ultimazione dei lavori non fa venir meno il perdurare delle esigenze cautelari.

 
 
Condividi la notizia

14 dicembre 2014
Edilizia | Interventi ulteriori, anche di frazionamento o accorpamento, su immobili abusivi ripetono le caratteristiche di illegittimità dall'opera principale alla quale ineriscono strutturalmente. Il principio espresso dalla Terza Sezione Penale nella sentenza dell'11.12.2014.

 
 

Ascolta "La Pulce e il Prof"

 
Il diritto divulgato nella maniera più semplice possibile
 
 

Comunicato Importante Selezione Docenti Accademia della P.A.

La Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, in vista dell’apertura delle sedi dell’Accademia della PA in tutto il territorio nazionale, ricerca e seleziona personale per singole docenze in specifiche materie delle Autonomie locali da svolgersi presso le Accademie della PA e per le attività di assistenza nelle procedure complesse nei Centri di Competenza.

Leggi il comunicato completo

 
 
 
 
Prof. Enrico Michetti
Enrico Michetti
 

Newsletter Quotidiano della P.A.

Copertina Gazzette
 
Registrati alla newsletter GRATUITA settimanale del Quotidiano della P.A. per essere sempre aggiornato sulle ultime novità.
 
 
 
 Tweet dalla P.A.
 

Incorpora le Notizie del QPA

QPA Desk

Inserisci sul sito del tuo Ente, sul tuo sito o sul tuo blog, le ultime notizie pubblicate dal Quotidiano della P.A.

Accedi all'interfaccia per l'inserimento cliccando sul pulsante di seguito:

 
 
Chiudi Messaggio
Questo sito utilizza i cookie per assicurarti la migliore esperienza di navigazione. Per saperne di più accedi alla Informativa sulla Privacy. Procedendo nella navigazione, acconsenti all'uso dei cookie.