Demanio pubblico
Caserme a misura di città
Immobili della difesa in disuso ceduti alle città per usi civici.
Il Ministro della difesa Pinotti ha sottoscritto i relativi protocolli al fine di cedere gli immobili, appartenenti al demanio militare, rappresentato appunto da caseme dismesse ubicate nei territori delle municipalità di Torino, Milano e Roma.
Si tratta, nello specifico, di tredici insediamenti militari, non più in uso da parte delle nostre Forze Armate, avanti una estensione di oltre un milione di metri quadrati, dei quali si compongono appunto i detti complessi immobiliari.
Tali immobilii saranno oggetto di conseguenti trasformazioni e rifunzionalizzazioni a cura dei comuni che avranno a disposizione un periodo massimo di dodici mesi di tempo per riconvertire ad usi civici, attuando i conseguenti cambi di destinazione ed interventi edilizi manutentivi. In assenza del rispetto di tale tempistica i suddetti immobili dovranno tornare, e quindi retrocedere, nelle disponibilità del Ministero della Difesa.
La scelta effettuata dal Governo ha il duplice scopo di razionalizzare le infrastrutture in uso alle Forze Armate e ridurre, al contempo, le spese di gestione, ma anche abbattere il debito pubblico, ridurre i fitti passivi, dare impulso all'occupazione, valorizzare il Patrimonio statale esistente.
Al presente Protocollo, firmato dal Ministro della Difesa, dal Direttore dell'Agenzia del Demanio e dai Sindaci di Roma, Milano e Torino, presso la Biblioteca del Palazzo dell'Esercito a Roma, si è aggiunta altresì la firma di una "lettera di intenti" con l'Anci, per condividere, entro il 15 settembre prossimo, una norma di semplificazione in materia urbanistica che permetterà ai comuni italiani di semplificare le procedure amministrative urbanistiche, al momento vigenti.
I tredici complessi immobiliari sono nel dettaglio: a Roma: le caserme "Ulivelli" "Ruffo" "Donato" lo "stabilimento trasmissioni" la "direzione magazzini del commissariato" e "Forte Boccea"; a Milano: "Piazza d'armi" la "Casema Mameli" i "Magazzini Baggio"; a Torino: la "Caserma Cesare di Saluzzo" "la Marmora" "De Sonnaz" e il "Magazzino Mar.di.chi".
Rispetto a detta e altre operazioni agirà una "Task Force per la valorizzazione e dismissione degli immobili della difesa" guidata dal Generale Antonio Caporotundo. Allo stato sono inoltre allo studio iniziative ulteriori riguardanti i comuni di Piacenza e Bari.
Stefano Olivieri Pennesi
(9 agosto 2014)
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