Striscia di Gaza
Obama blocca la fornitura di missili ad Israele
Mentre regge l'ulteriore tregua di 5 giorni e proseguono le trattative al Cairo, si inaspriscono i rapporti tra Obama e Netanyahu
La tregua tra Israele e Hamas è stata prorogata di altri cinque giorni, proprio alla scadenza delle 72 ore concordate qualche giorno fa, durante le quali aveva perso la vita il videoreporter italiano della Associated Press Simone Camilli, a causa dell’esplosione di un razzo durante le operazioni di disinnesco.
I negoziati indiretti, mediati dall’Egitto (Israele si rifiuta di trattare direttamente con Hamas), proseguono a fatica al Cairo, ma non sono stati interrotti; e qualche timidissimo segnale che inverte la tendenza di questi ultimi anni si comincia ad intravedere.
Reuters dà notizia che “un funzionario palestinese ha riferito che l’Egitto ha presentato una proposta per una tregua permanente”.
Nel frattempo, si apprende da fonti egiziane e palestinesi che Israele ha, in via provvisoria, consentito l’invio di alcuni beni a Gaza, allentando il blocco di persone e merci, a precise condizioni.
Gli egiziani vorrebbero che la responsabilità del controllo della sicurezza nella Striscia di Gaza venisse assunto direttamente dall’Autorità Palestinese del Presidente Abu Mazen; ma visti i reali rapporti all’interno della galassia palestinese, la cosa appare molto complicata.
Intanto Wall Street Journal dà notizia di un ennesimo scontro telefonico tra Obama e Netanyahu, accusato dal capo della Casa Bianca di aver tentato di scavalcarlo, chiedendo una fornitura di missili direttamente al Pentagono, che da parte sua ha provveduto immediatamente al blocco della consegna.
Dopo il caso del c.d. “Grande Fratello”, lo scandalo delle telefonate intercettate in tutto il mondo dalla NSA, di cui Obama ha detto di non sapere nulla; i controlli e le intercettazioni della Cia su Angela Merkel, che il presidente USA ha dichiarato di “ignorare”; ora Obama “certifica” che, di fatto, non controlla la sua Amministrazione, bloccando la fornitura di missili ad Israele solo dopo che di questo fatto avevano parlato la gran parte dei media del mondo, a seguito delle denunce di parte palestinese.
Dalle mie parti, in questi casi, si ricorre ad “un detto” che, probabilmente, non è elegantissimo, ma rende l’idea : Barack Obama “c’è o ci fa?”.
Moreno Morando
(15 agosto 2014)
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