Fisco e famiglia
Proposta shock per aiutare le famiglie monoreddito
La Cgia di Mestre ha proposto di applicare il "metodo francese" che prevede l'applicazione dell'imposta sul reddito in base al nucleo familiare
Partiti e Movimenti politici si fronteggiano senza esclusione di colpi in vista della competizione elettorale del prossimo 25 maggio e la questione degli “80 euro in più per i lavoratori dipendenti che guadagnano tra gli 8.000 e i 25.000 euro” è certamente uno dei terreni di scontro più frequentati dalle parti in causa. Con giudizi e motivazioni opposte, naturalmente.
Matteo Renzi ha difeso a spada tratta la scelta del suo Governo ed ha usato parole molto dure nei confronti dei tecnici del Senato che avevano messo in dubbio la reale copertura finanziaria di questo provvedimento. Il Presidente del Senato Grasso, a sua volta, è intervenuto in difesa dei suoi collaboratori, invitando il Premier a moderare i termini.
Da parte loro Grillo, Berlusconi e le altre forze all’opposizione tendono a minimizzare l’impatto degli 80 euro sui redditi della famiglia media, anche perché l’aumento non sarà concesso a tutti i lavoratori dipendenti, ma solo a quella parte specificata nel provvedimento.
In queste ore è stato pubblicato uno studio della CGIA di Mestre che ha proposto “un vero e proprio choc fiscale” in senso positivo, che andrebbe ad aggiungersi agli 80 euro garantiti dal Governo. In sostanza, applicando ad una famiglia monoreddito di quattro persone il c.d. “quoziente francese”, vale a dire il sistema che modula l’applicazione dell’imposta sul reddito tenendo conto dei carichi familiari, si potrebbe arrivare a risparmi fino a 14.500 euro l’anno.
Secondo la Cgia di Mestre i benefici sarebbero crescenti a seconda del reddito. In particolare, si tratterebbe di 6.277 euro con un imponibile Irpef di 35.000; di 10.686, con un imponibile di 48.000 euro; fino ad arrivare ad un risparmio di 14.551 euro in meno di carico fiscale per famiglie monoreddito di 60.000 euro. In quest’ultimo caso, addirittura, la tassazione in Francia è di 3.510 euro, contro i 18.061 dell’Italia.
Il problema è che questa manovra, che sembrerebbe ispirata ad una sacrosanta “giustizia sociale”, costerebbe alle casse dello Stato una cifra valutata in 20 miliardi di euro.
Resta il fatto che le famiglie monoreddito, con almeno quattro persone, sono state le più colpite in assoluto dalla crisi economica degli ultimi anni e rappresentano quasi la metà dei nuclei familiari italiani.
Moreno Morando
(10 maggio 2014)
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